YOGODA(6)motivazione

Yogoda: le sue basi

Normalmente non abbiamo un diretto controllo sulla circolazione, la digestione e altri processi involontari del corpo. Possiamo però influenzarli tramite l’esercizio dei muscoli volontari sui quali abbiamo controllo. L’esercizio dei muscoli volontari, altrimenti conosciuti come esercizi fisici, prende due forme:

(1) Esercizi fisici legati all’attività quotidiana

Questi includono esercizi compiuti non per il loro beneficio ma per la necessità delle circostanze, per assicurarsi il sostentamento o per amore. Uno stenografo, una casalinga, un cameriere, un pianista, un violinista, un cantante, un droghiere, un meccanico, un muratore, un autista, un oratore, uno scrittore, un assistente sociale, ognuno di loro usa alcuni muscoli più frequentemente di altri. Ma quest’esercizio è fortuito, incompleto e non sistematico. Molti muscoli rimangono non esercitati. Molte parti rimangono ammalate, deboli, soggette all’esaurimento e alla malattia.

Essendo la circolazione irregolare e priva di vigore in tutto il corpo, le tossine facilmente si accumulano in queste parti, causando a volte problemi funzionali o organici. Inoltre, parti od organi non esercitati vengono sempre più demoliti dalla natura. La volontà, in queste forme di esercizio fisico quotidiano è più o meno passiva. Non viene applicata all’esercizio attivo dei muscoli ma al lavoro causato dall’esercizio meccanico. La volontà, la quale è il più potente fattore determinante della crescita, è in questi casi superflua. Perciò ne risultano solo salute e forza parziali. In molti casi anche queste sono assenti.

La salute non significa mera esistenza, o l’aggrapparsi della vita al corpo. Tenersi lontani dagli ospedali per un numero di anni non è salute. Essere capaci di resistere alle malattie, di sopportare la tensione, e stimolare la vitalità mentale, sentire il corpo come qualcosa di prezioso, come si sente un uccello quando si libra nell’aria e come un bambino si sente sempre, questa è salute. Lo Swami sente il pieno rigoglio della salute e della giovinezza quasi ogni giorno.

(2) Forme ordinarie di esercizio fisico

La seconda forma di esercizio fisico è quella che è fatta per il proprio beneficio, non per l’obbligo: 

(a) football, cricket, baseball, tennis, equitazione, camminate, corsa ecc; 

(b) L’esercizio cosciente con l’aiuto di strumenti, quali manubri, bilancieri, pesi, mazze indiane, ginnastica o apparecchi acrobatici ecc. 

Esiste ovviamente in questi un elemento di piacere che li rende attraenti, ma sono dapprima i loro benefici che ci fanno adottarli. Non li avremmo intrapresi se non ci fossero stati di qualche utilità, eppure, pochi intraprendono un esercizio dopo aver finito le scuole!

I loro difetti

La volontà attiva è parzialmente applicata a queste forme di esercizio; quindi sono positivi sino a un certo punto. La possibilità di compiere esercizi eccessivi è però il loro grande svantaggio. “L’eccessivo sviluppo del sistema dei muscoli, attraverso l’atletica, la ginnastica ritmica ecc., non solo è svantaggioso, ma assolutamente dannoso. Esso provoca l’indebolimento delle altre parti vitali del corpo”*. È pura follia cercare di ottenere forza, grandi, grossi e robusti muscoli a costo della salute e della longevità. “L’azione dei muscoli ha dei limiti come ne ha ogni organo del corpo. Se i muscoli e il cuore sono messi alla prova troppo severamente, possono seguire danni permanenti. Spesso hanno luogo fuoriuscite di sangue, polmoni congestionati, debolezza di cuore. I ginnasti greci spesso hanno una vita breve. Atleti moderni, acrobati e persone che esercitano troppo i muscoli soffrono molto spesso di tensione.

Esercizi tramite strumenti quali manubri ecc., sono meccanici. Producono shock e scosse nel corpo. Mancano di spontaneità e della partecipazione della piena volontà attiva, perciò sono a senso unico. Poiché il potere determinante della volontà è tralasciato in favore del meccanicismo, essi non danno tranquillità o coscienza di scorrevolezza.

Inoltre, spesso non sappiamo l’esatta forza dei nostri muscoli e nervi. Così quando cominciamo ad usare i suddetti strumenti indiscriminatamente, spesso danneggiamo il nostro sistema nervoso e i muscoli. I modi superficiali e frettolosi nei quali gli esercizi sono eseguiti compiono danni effettivi al corpo; anche perché in questo caso la volontà nega la possibilità di preparare i muscoli per l’accoglienza di questi esercizi.

Importanza della volontà

Il fattore della volontà è fondamentale nella vita. Senza di esso l’evoluzione è impossibile. È la dinamo dell’esistenza. La volontà regna suprema in ogni sfera. La volontà è l’iniziatrice. La volontà è l’esecutrice. La volontà è il genio creatore. Essa crea le cose che valgono. L’intelletto è il suo servo. L’uomo non può pensare senza voler pensare; ancor meno può agire senza voler agire. L’uomo può essere cieco senza intelletto, ma l’intelletto non ha potere e non ha valore senza la volontà. La volontà è la condizione principale della crescita. La forza motrice è la forza di volontà. Il mondo della scienza, della politica, della letteratura, della storia e della filosofia è testimone sia del potere della volontà di pensare quanto del pensiero in se stesso.

Non meraviglia e non è un peccato ignorare o sminuire questo fattore della volontà ed esaltare l’importanza degli aiuti esteriori quali i manubri nella cultura fisica, quando in ogni altro settore della nostra attività cosciente usiamo così tanto la volontà ad ogni passo? Se la volontà e l’attenzione regolano e velocizzano i nostri processi di pensiero, possono anche costruire tessuti e muscoli indipendentemente da tutti gli aiuti esteriori se solo sappiamo come applicarla.

La volontà manda l’energia ai nervi

Si tratta di un fatto psicologico: più applichiamo la volontà ad una particolare parte del corpo, più grande è il flusso della corrente elettrica nervosa in quella parte e più forte, perciò, il movimento del muscolo causato. Un uomo che lotta contro un altro per la vita ha una forza molto più grande nei muscoli di quanta ne abbia mai avuta. Un gatto o una tigre, messi in difficoltà, hanno l’energia dei muscoli raddoppiata. Perché? Perché l’istinto della conservazione è così forte negli uomini e negli animali, che la morte imminente non può che stimolare tutta la forza energetica della volontà e aumentare considerevolmente la forza nervosa, che fluisce nei nervi e fa muovere i muscoli. La volontà quindi ha un’indipendente capacità di impartire il potere ai muscoli.

Salute e forza non sono sinonimi

Di nuovo, salute e forza non sono sinonimi. Una persona può aver coltivato grande forza nei suoi arti o in certi muscoli con l’uso di attrezzature, ma può non godere ancora di buona salute. È un’idea del tutto sbagliata quella di supporre che l’esercizio fisico abbia come solo scopo l’ottenimento della forza. Ci sono altri tessuti e organi nel sistema umano, oltre a quello muscolare. L’azione salutare dei polmoni e dello stomaco è molto più importante della grande forza nelle braccia, nelle gambe e nella schiena. “La salute è l’uniforme e regolare assolvimento di tutte le funzioni del corpo, derivanti dall’azione armoniosa di tutte le sue parti”. Per questo è stupido coltivare la forza dei soli muscoli trascurando gli organi importanti, e specialmente la “Volontà” che da sola li vivifica tutti.

Lo “Yogoda” armonizza la crescita muscolare e quella organica

Ciò che è desiderabile nella cultura del corpo è l’armonioso sviluppo del potere sull’azione volontaria dei muscoli e il processo involontario di cuore, polmoni, stomaco ecc. Questo è quello che dona la salute. È perciò scientifico quel processo della cultura del corpo che utilizza l’azione volontaria dei muscoli e altre funzioni corporee per la propria crescita e per la promozione dell’attività e della crescita dei processi involontari. Questo non può essere fatto semplicemente usando aiuti o strumenti esterni, o esercizi casuali che sono troppo meccanici, troppo crudi, troppo lontani dalla crescita interiore per essere in linea con la crescita evolutiva naturale.

Ecco perché lo “Yogoda” risulterà essere la vera soluzione al problema. Esso riconosce e vede l’opportunità per una crescita a tutto tondo dall’interno. L’ignoranza di questo fattore ha portato l’applicazione di metodi non scientifici per coltivare il fisico, mentre ogni dipartimento di arte e cultura sta utilizzando questo principio per la sua crescita e il suo sviluppo. Se gli stati mentali della malattia giocano la parte più importante nella cura o nell’intensificarsi della malattia, come sta cominciando ad essere riconosciuto dai dottori moderni, non è sciocco pensare che con la formazione dei muscoli e dei tessuti gli stati mentali non abbiano niente a che fare? Se in condizioni anormali del corpo o durante la malattia, le suggestioni mentali dimostrano la loro influenza, sia per il meglio che per il peggio, (come è risaputo tra i medici), quanto più deve essere la loro influenza mentre sono in condizioni normali? Se la scienza medica può riconoscere che i fattori mentali hanno effetto sulle condizioni del corpo, sicuramente la scienza dell’igiene e la cultura del corpo possono e devono prendere nota di questi principi.

Questo è soprattutto vero poiché la volontà o volizione non solo sono alla base di tutte le vere culture del corpo e dell’igiene, ma riguardano anche la nostra vera origine.

Lo “Yogoda” ricarica la batteria del corpo

Un altro punto importante riguardo lo “Yogoda”.

Quando la batteria della tua automobile è esaurita devi ricaricarla, altrimenti la macchina non può andare. Ma quando stai usando la Corrente Vitale, localizzata principalmente nel midollo, la materia grigia del tuo cervello e il sistema nervoso per fare del lavoro corporeo e mentale, come puoi rinnovarla?

Naturalmente la natura la rinnova durante il sonno; ma normalmente ne usiamo molta di più durante le ore di veglia di quanta ne immagazziniamo durante il sonno. In tal modo ci ritroviamo esauriti nel corpo e nella mente ad un’età in cui non dovremmo esserlo. Lo  “Yogoda” insegna come aiutare la natura a generare e immagazzinare più Corrente Vitale di quanta se ne usi, e come dirigerla a tutti i tessuti del corpo, per promuovere la vera salute.

“Yogoda” è un sistema completo. Costituisce un legame nella catena dell’evoluzione del mondo che si manifesta in ogni individuo sulla terra. È come un legame perduto e ritrovato.

Questo è un metodo ideato per riportarci in linea con i fattori equilibrati dell’Evoluzione. Ci sono molte forze al lavoro che cercano di distruggere l’equilibrio per produrre malattie ecc. Questo è un metodo per ristabilire l’equilibrio. L’opinione che sembra prevalere è che la respirazione, la circolazione e altri processi involontari agiranno da sé, se solo le persone getteranno le loro braccia avanti e indietro o eseguiranno delle forme di esercizio muscolare; che i processi involontari saranno rinvigoriti, sia che ci si pensi o no e che non ci sia bisogno di attenzione localizzata. Ma non può esserci errore più grande di questo. Lo “Yogoda” insegna come circondare ogni cellula con un anello di energia vitale super ricaricata e mantenerci così liberi dal decadimento o dall’invasione batterica. Esso mantiene non solo i muscoli, ma tutti i tessuti del corpo, ossa, midollo, cervello e cellule in perfetta salute.

Questa batteria del corpo è un’inesauribile scorta di Energia Vitale

Come possiamo ottenere una scorta di energia fresca da un po’ di riposo o di sonno, dopo un completo depauperamento o a causa di lavoro eccessivo?

Il semplice fatto logico che abbiamo davanti è che nulla viene fuori dal niente. Se un breve pisolino o del solo riposo, senza l’aiuto di cibo o stimolanti, possono ripristinare la vitalità, sorge la domanda di come questo possa accadere.

L’energia non fuoriesce da un pallone vuoto, deve venir fuori da una fonte definita. Può essere generata in uno stato passivo, può essere anche generata consciamente in uno stato attivo, ma uno deve sapere come farlo. Lo “Yogoda” insegna questo metodo.

Abbiamo visto come la mancanza di volontà di lavorare, a livello mentale, sia sempre seguita da una mancanza di energia corporea. Allo stesso modo, la buona volontà nel compiere delle azioni è sempre seguita da una fresca quantità di energia. Da questo fattore possiamo dedurre che c’è una sottile relazione tra energia e forza di volontà. Senza volerlo non possiamo fare alcun movimento motorio, o neanche pensare, perché prima di pensare dobbiamo volere pensare. Per questa ragione lo “Yogoda” insegna che il corpo è una riserva di Infinita Forza e Energia Vitale, che può essere destinata ad un uso illimitato, dal potere della volontà cosciente. La speciale tecnica psicofisica dello “Yogoda” ci permette di connettere la specifica corrente Vitale che esiste nel midollo allungato con 1’Energia Cosmica Vitale che ci circonda e permea il corpo, assicurandone così un’inesauribile scorta.

Suggerimenti per gli studenti Yogoda

•Non sentirsi mai stanchi. 

•Non esprimere mai stanchezza. 

•Non parlare mai di stanchezza.

•Non dire mai “Sono stanco”.

•Lavorare con volontà.

•Lavorare instancabilmente.

•Lavorare, pensando e sentendo che l’energia eterna sta fluendo in noi senza posa.

Cosa fa lo Yogoda?

•Imbriglia la coscienza della “buona volontà” per riparare all’incosciente ”poca volontà”, operando attraverso la forza vitale del corpo, e causando la proporzionata crescita di tutte le cellule e tessuti, inclusi quelli muscolari.

•Insegna come ricaricare la batteria del corpo con fresca corrente vitale aumentando il potere della volontà.

•Apporta metodi specifici per rafforzare e ricaricare i muscoli, non solo complessivamente ma anche individualmente, con la forza vitale.

•Mette in rilievo metodi specifici per rinvigorire separatamente le funzioni dei polmoni e degli altri organi involontari.

Esso stabilisce così un’armonia tra il lavoro dei muscoli volontari e i processi involontari. Questa armonia dona salute e forza magnifiche.

Quando in passato c’era in California la corsa all’oro, le persone dall’est volevano raggiungerla in un paio di giorni, ma non potevano. Oggigiorno l’aeroplano può portarli lì entro ventiquattro ore. Ognuno desidera essere grande a proprio modo, ma spesso non può realizzare il suo desidèrio. Perché? Perché le persone non hanno controllo sul proprio corpo. Lo “Yogoda” permette di controllare scientificamente tutte le parti del corpo, membra, muscoli, organi vocali, ecc.

“Yogoda” è un indispensabile aiuto per la realizzazione della più grande efficienza in tutti i campi delle attività – lotta libera, box, corsa, football, baseball, danza, discorsi, pittura, arte dell’espressione, canto operistico, chirurgia, artigianato ecc. Questo perché lo “Yogoda” insegna la tecnica maestra del direzionare gli sforzi umani. Aumenta la coscienza della vitalità e la coscienza della salute. Mantiene i muscoli e i tessuti dell’intero corpo disciplinati, svegli, e sempre pronti ad agire secondo le direzioni dell’imperatore Volontà.

In conclusione “Yogoda” è il risultato di anni di ricerca ed esperimenti. È interamente semplice e praticabile, si impara velocemente e si applica con facilità. Una volta imparato, non è mai dimenticato. E applicabile a persone di tutte le età, dai bambini di cinque anni ai nonagenari. I suoi effetti sono vitali e aumentano sino ad un livello finora sconosciuto. Sarà considerato, dopo esser stato conosciuto e praticato, uno dei più grandi doni mai conferito all’essere umano.

*Dr. Kellogg. Igiene Domestica, 1905.

#Dr. Coleman, Dr. Lankaster, Dr. Skey e dr. Hutchison hanno anche descritto gli stessi effetti.